Il portiere di zemanlandia
In un pomeriggio qualunque di marzo morto Franco piumini moncler uomo Mancini, il portiere di zemanlandia. Aveva quarantaquattro anni ed era il preparatore dei portieri del Pescara. morto a casa sua dopo aver diretto l allenamento e mentre aspettava l di sua moglie e dei due suoi figli. Si era trasferito a Pescara da poco meno di un anno ed era arrivato con il suo mentore, Zden Zeman. La prima volta s nel 1986, ventisei anni fa, e da allora non si erano mai persi di vista. Otto anni insieme a Foggia, poi Lazio e Napoli. Poi ancora Foggia e quest Pescara.
Quando nasce zemanlandia Franco Mancini gi il portiere del Foggia. Non ancora l dei Sassi ma lo diventer molto presto. Nello scacchiere zemaniano tutto votato alla ricerca costante del gol, il ruolo del portiere quasi un I riflettori sono puntati su altri ruoli non certo sul numero uno. Eppure Zeman intuisce presto che quel diciottenne di Matera, con i riccioli al vento e la passione per la musica di Bob Marley, fotografia e immagine di un calcio che poteva essere e che non stato, pu essere un tassello importante per il sogno che sta costruendo in terra di piumini moncler Capitanata. In moncler outlet trebaseleghe quegli anni la linea della difesa della sua squadra gioca altissima, spesso a ridosso della linea di centrocampo e per questo motivo il boemo chiede a Franco Mancini di giocare quasi come libero aggiunto. Franco impara a giocare anche con i piedi e fuori dalla porta, preciso e puntuale il suo lancio lungo e in profondit per far ripartire la squadra e indimenticabile un tunnel ai danni Marco Van Basten, e partita dopo partita acquisisce una sicurezza tale da diventare una delle pedine insostituibili di zemanlandia. Il giorno dell in serie A, il 1 settembre del 1991 alla scala del calcio contro l di Zenga, Bergomi, Klinsmann e Matth sfodera una prestazione di altissimo livello che fa capire immediatamente a tutti che quella squadra non solo Rambaudi, Baiano e Signori, moncler uomo ma un in outlet moncler cui tutti gli elementi sono in grado di suonare moncler bambino saldi bene il proprio spartito. E, infatti, alla fine del campionato di serie A conquista il nono posto assoluto in classifica. Che Mancini sia diventato ormai un punto inamovibile della squadra di Zeman si capisce ancor di pi all del campionato successivo quando il presidente Casillo, d con il tecnico boemo, smantella quella meravigliosa squadra e acquista un manipolo di giovani sconosciuti prelevati dalle categorie inferiori. Via dunque Signori, Shalimov, Baiano, Rambaudi ma non Franco Mancini che diviene il perno attorno a cui si ricostruisce la nuova zemanlandia. Gioca 198 partite con quella squadra e con 122 presenze il calciatore che ha giocato il maggior numero di partite in serie A con la maglia rossonera del Foggia. Per i tifosi ormai un idolo e quando la domenica zemanlandia scende in campo, il primo coro, dopo quello riservato a Zeman, proprio per lui.
In quegli anni il Zaccheria un catino pieno, zeppo, fino all con i tifosi stretti, stipati, gli uni sugli altri. moncler outlet online uomo Le nuove gradinate in cemento armato fluttuano sotto l incontenibile delle quarantamila gambe che si muovono all come morse da una tarantola. Ogni partita out che l sia la Juventus di Alessandro Del Piero piuttosto che l di Costantino Rozzi, il numero dei presenti sempre lo stesso. Le partite si giocano di domenica, tutte alla stessa ora, alle 14.30, niente anticipi e niente posticipi. Le telecamere non entrano negli spogliatoi e sugli spalti c un pubblico vero, in carne e ossa che canta, balla e incita i calciatori chiamandoli per nome e dedicando a ognuno di loro una canzone. difficile giocare in quello stadio, non solo per le capacit balistiche degli interpreti del credo zemaniano, ma proprio per l che si respira. L travolgente e travolge tutto e tutti. Bandiere, sciarpe, tamburi e fumogeni, il del tifoso di quelle domeniche. Quando le squadre sbucano dal tunnel che collega gli spogliatoi al piumini moncler outlet prato verde, inizia lo spettacolo. moncler saldi Il tecnico boemo, poco pi che quarantenne, avvolto nel suo impermeabile chiaro e con la sigaretta sempre tra le dita come Humphrey Bogart. Passo lento e sguardo impenetrabile si dirige verso la tribuna per ricevere un pacchetto di caramelle che ogni domenica gli porge sempre lo stesso moncler bambino outlet tifoso, un gesto che diventato un rito. Solo in quel preciso istante parte il primo coro. ol ol ol Zem Zem Con l sulla a, cos come si pronuncia al sud. E mentre i tifosi inneggiano a Zeman, i calciatori, tutti schierati verso la tribuna centrale, dopo aver salutato il pubblico cercano la propria posizione in campo. Restano sul posto l i capitani e i portieri delle due squadre. o croce? le parole magiche della giacchetta nera. La monetina, dopo aver compiuto una serie di giravolte in aria, cade sul prato e quando si ferma, finalmente, si sa dove attaccher zemanlandia. Solo a questo punto, e non prima di aver stretto la mano all e al capitano della squadra avversaria, Franco Mancini si dirige verso una delle due curve per occupare il suo posto tra i pali. Lo stadio adesso in silenzio, un silenzio che sembra non finire mai. Il rullare di tamburi innesca il primo coro: Mancini al al Al Mancini al Al Mancini al al Al Mancini al insieme e in questo preciso istante, come se una bacchetta invisibile stesse dirigendo l stadio, al coro della prima curva si aggiunge quello moncler outlet serravalle della tribuna, poi la gradinata e infine la seconda piumini moncler saldi curva. Ora tutto lo stadio intona lo stesso motivo; Mancini al al Al Mancini al Franco si dirige verso la propria area di rigore con una corsa decisa ma non veloce, come a voler far durare il piumini moncler scontatissimi pi a lungo possibile quel momento. La mano destra in alto a salutare i tifosi della moncler outlet curva. Poi, giunto all del dischetto del calcio di rigore si ferma, un paio di salti con le mani che toccano la punta delle scarpe e si volta verso il cerchio del centrocampo. La visuale completa, entrambe le mani sono in alto ad applaudire e ringraziare lo stadio intero. felice e sorride. Continua a saltellare, i lunghi riccioli assecondano i movimenti del suo corpo, la partita, adesso, pu davvero avere inizio.
Il triplice fischio finale per Franco giunge invece tragico e inaspettato. Qualcosa si rotto e per sempre. Adesso zemanlandia non c pi solo un ricordo, un bellissimo ricordo e fa parte del nostro passato, perch la morte cambia davvero le cose e le cambia per sempre. Da oggi non usatelo pi quel nome cos bello e musicale, zemanlandia, inventatene un altro perch da oggi, quel nome richiama un moncler saldi uomo dolore troppo grande e inconsolabile e moncler bambino outlet perch ci ha reso tutti un po pi adulti. Eupalla, l dea del calcio che Gioannin Brera ci ha moncleroutlet-i regalato per sempre, stata cinica e crudele in questa occasione. Ci vorr tempo e una grandissima forza di volont per ricominciare a esultare per un gol o per la grande parata di un moncler saldi outlet portiere. In moncler outlet online shop ogni caso quella gioia non sar pi la stessa.
while I gone, Everything gonna be alright, Everything gonna be alright, No woman no cry, No woman no cry, I seh little darlin don shed no tears, No woman no cry una delle sue canzoni pi belle e conosciute Bob Marley canta, mia assenza tutto andr per il verso giusto, no donna moncler donna non piangere, non versare lacrime, no donna non piangere Una preghiera laica, quasi un difficile da accettare soprattutto oggi, ma certo un grande messaggio di speranza soprattutto per chi ha vissuto vicino a Franco in questi anni.
Ciao Franco e grazie per le gioie che ci hai regalato con zemanlandia. Grazie per aver contributo a rendere pi felice il bambino che in ognuno di noi. E grazie per la seriet e la leggerezza con cui hai sempre svolto il tuo lavoro. Sei stato un esempio positivo in un mondo, quello del calcio, che spesso non in grado di veicolare valori positivi.